Approfondimenti e Novità






USA, Regno Unito e Austria



USA
L’11 dicembre 2009 il Parlamento ha approvato il Wall Street Financial Reform and Consumer Protection Act (...), con 223 voti favorevoli e 202 non favorevoli. Come lo stesso espressamente dichiara, esso:

  • incrementerà la tutela del consumatore, istituendo la Consumer Financial Protection Agency (CFPA), una nuova agenzia federale indipendente dedita unicamente alla protezione dei cittadini dai prodotti e servizi finanziari "unfair and abusive";
  • istituirà un Financial Stability Council, un consiglio di regulators che saranno chiamati a identificare le società finanziarie così grandi, interconnesse o rischiose che il loro collasso metterebbe in crisi l’intero sistema finanziario. Queste società a rischio sistemico saranno assoggettate a una vigilanza più penetrante, a standards più elevati e a una regolamentazione più incisiva;
  • porrà fine ai salvataggi pubblici e la scusante dei "too big to fail", mediante la previsione e la disciplina di una procedura volta a liquidare le grandi istituzioni finanziarie in fallimento come AIG o Lehman Brothers, in modo tale da porre fine ai salvataggi pubblici, proteggere i contribuenti e prevenire il contagio al resto del sistema finanziario;
  • regolerà la remunerazione dei managers, dando agli azionisti il c.d. "say on pay" - ossia il diritto di voto consultivo in relazione alle pratiche di remunerazione, inclusi i compensi dei managers e i c.d. golden parachutes. Il provvedimento inoltre consente ai regulators di vietare le pratiche di remunerazione non appropriate o imprudentemente rischiose, e richiede alle società finanziarie di rendere noti i sistemi di remunerazione basati su incentivi;
  • salvaguarderà gli investitori, rafforzando i poteri della SEC affinché questa possa proteggere più efficacemente gli stessi e disciplinare i mercati mobiliari nazionali. Il provvedimento è volto a porre rimedio agli insuccessi nella scoperta delle frodi poste in atto da Madoff e da Stanford Financial, ordinando uno studio dell’intero settore dei valori mobiliari che identificherà le necessarie riforme e obbligherà la SEC e altri enti a migliorare ulteriormente la tutela dell’investitore;
  • disciplinerà gli strumenti finanziari derivati: regolerà, per la prima volta, il mercato over-the-counter (OTC) di derivati, non trasparente e di valore pari e $600 trilioni. Secondo il progetto di legge, tutti i contratti swap standardizzati conclusi tra dealers e "major swap participants" dovrebbero essere resi più trasparenti e scambiati su piattaforme di scambio o elettroniche. Il disegno di legge definisce "major swap participant" chiunque mantenga una consistente net position negli swaps, escluse le operazioni di hedging di rischi commerciali, o le cui posizioni determinino in capo ad altri u’esposizione tale da richiedere una particolare sorveglianza;
  • si occuperà degli abusi nei prestiti ipotecari: dovrebbe incorporare la severa riforma dell’ipoteca e il progetto di legge contro le "predatory mortgage lending practices" che il Parlamento ha approvato lo scorso anno. La legge dichiara illecite molte delle politiche aziendali che hanno segnato il boom dei mutui subprime, e dovrebbe assicurare che gli istituti di credito concedano mutui che realmente portino benefici al consumatore. Il provvedimento dovrebbe fissare un semplice standard per tutti i mutui per la casa: gli istituti dovranno assicurarsi che i beneficiari dei prestiti siano in grado di rifondere il mutuo che è stato loro concesso;
  • richiederà la registrazione degli hedge funds, colmando una lacuna normativa che consente agli hedge funds e ai loro amministratori di sfuggire a qualsiasi regolamentazione. Il progetto di legge obbliga quasi tutti gli amministratori di fondi costituiti da capitali privati a registrarsi presso la SEC; essi saranno soggetti alla normativa sul rischio sistemico posta dal Financial Stability Council. 

Regno Unito
La Sezione 413(8) del Companies Act 2006
è stata recentemente modificata (il 12 novembre 2009), mediante la previsione che le società bancarie e le società holding di istituti di credito sono tenute solamente ad attuare una disclosure in forma aggregata degli importi specificati nella sezione 413(5)(a) e (c) dello stesso Companies Act. Questi soggetti, pertanto, non sono più obbligati a rendere noti nel dettaglio i singoli prestiti concessi ai loro amministratori. Tali previsioni entreranno in vigore il 23 dicembre 2009. Per maggiori dettagli v. il sito www.opsi.gov.uk/si/si2009/pdf/uksi_20093022_en.pdf

Austria
La Direttiva UE 2007/64/CE in materia di servizi di pagamento (http://ec.europa.eu/internal_market/payments/framework) è stata recepita in Austria mediante la promulgazione del Payment Services Act e di alcuni emendamenti alle leggi in materia di attività bancaria e mercati finanziari, che sono entrati in vigore il 1° novembre 2009. La direttiva istituisce "un sistema moderno e coerente per i servizi di pagamento", in termini di sicurezza ed efficienza all’interno dell’Unione Europea (area unica dei pagamenti in euro).

 







 
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